lunedì 17 settembre 2007

Il discorso della schiavo



4 commenti:

eli ha detto...

concordo e rilancio il mio je accuse contro questa società del cazzo.
meglio leccare il pavimento che morire. essì. però io me lo ricordo quello che sto facendo e lo so che non devo ringraziare nessuno. non ho gratitudine per un mondo che si ritiene in diritto di prendersi tutto il mio tempo in cambio della mia sopravvivenza. il mio tempo, non ve lo voglio regalare. e se devo, nell'attesa, mi sforzo ogni giorno di ricordare che questo non è il migliore dei mondi possibili. e nemmeno l'unico.

Rosco ha detto...

Tristemente d'accordo con tutto quello che dice Silvano Agosti. Ma una soluzione? Qual è? Aprirsi un bar a Tarifa? O fare in modo che mio figlio faccia il calciatore, che per me oramai è tardi?

eli ha detto...

anch'io avevo pensato che se ne poteva uscire con un figlio calciatore, ma i figli sono imprevedibili e scelgono di andare in piscina, con buona pace di luca che già pensava al prepensionamento...

Anonimo ha detto...

eppure ci abbiamo ceduto e lo abbiamo gridato, anche se nel nostro piccolo, che il tempo di lavoro andava ridotto. Cadde un governo.
Ma era un altro secolo!-mi dirai-
Cazzo ma ora c'e' lo stesso governo!