A differenza del nichilismo senza via d'uscita espresso dai Sex Pistols, i Clash hanno legato la loro identità alla condizione giovanile proletaria inglese, denunciando il vuoto e le sofferenze nelle quali si era costretti a vivere e incitando a canalizzare la rabbia in una rivolta personale e collettiva che trova degno sfogo nell’inno "White Riot" e in "London’s Burning", che diventa il vero manifesto dell’infuocata band londinese.
Grazie a una lunga e generosa attività live in giro per l’Inghilterra a supporto dei Sex Pistols, la fama dei Clash cresce esponenzialmente e la band è matura per il suo primo disco. Si dice che "Il punk è morto nel momento in cui i Clash hanno firmato per la Cbs". E sarà anche morto il punk, ma è solo dopo aver firmato che i Clash possono finalmente entrare in uno studio per registrare un album che, per attitudine e semplicità, aiuterà non poco il mondo a capire che cosa significa punk, e che con il suo stile selvaggio e dinamitardo, dal suono ruvido e dai testi rabbiosi e politicizzati, è rimasto tra i classici del punk rock.
martedì 19 agosto 2008
The Only Band That Matters
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1 commento:
Rileggilo 54, dammi retta.......
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