lunedì 23 febbraio 2009

ammazzare il porco

Eli ha detto:
che sarebbe poi lo stesso motivo per cui non posso appoggiare la lotta armata:la resa alla barbarie, la sconfitta della democrazia, qualcosa che non può assomigliare a niente della mia idea di sinistra.

Volevo rispondere al commento, poi stava venendo lunga e quindi ho fatto un post. La Storia insegna che le rivoluzioni quando riescono è per il determinante passaggio di una buona parte delle forze armate al fianco del movimento rivoluzionario. la rivoluzione russa, francese, americana sono andate così. la rivoluzione cubana fa eccezione, ma nasce in un contesto particolare: gli errori strategici e militari di Batista furono elevati, e il sostegno della popolazione all'esercito irregolare di Castro fu massiccio. Sono pressocchè certo che una rivoluzione del genere non potrà mai più avvenire. Tutti gli Stati si sono ormai attrezzati con eserciti e strutture tali che una cosa del genere, in questi termini, non è più possibile.
In un contesto simile, che fare? vedo due approcci possibili. uno è la lotta armata: entrare in clandestinità e promuovere azioni atte a sollevare le masse e quindi sovvertire l'ordine costituito. è l'approccio delle BR, ovviamente perdente, oltre che moralmente discutibile. Un altro è l'infiltrazione da parte del movimento rivoluzionario all'interno del sistema, a livello politico e\o militare. l'opzione militare riserva sempre un successivo periodo di lutti e in genere non sopravvive nel lungo periodo. la strada più "realistica" è quella politica. Ma realistica non significa realmente praticabile. nel contesto in cui siamo, l'accesso all'informazione diventa fondamentale per la costruzione di una coscienza di classe davvero rivoluzionaria, ed è qui che le forze capitalistiche vincono: controllano giornali e televisioni, riducono la scuola pubblica a fastidio cui fornire solo una misera sussistenza ponendo le basi per un suo successivo smantellamento, occupano e ridicolizzano tutti gli spazi di dissenso, oscurando o criminalizzando chi pensa ci sia un pensiero alterntivo al loro, sviando l'opinione pubblica dalle vere necessità. e sembra che ognuno di noi abbia così troppo da perdere per scelte davvero radicali, che sia tutto tanto faticoso, frustrante e inutile, e così avere consapevolezza dello scontro resta difficile, e si rimane giocoforza marginali.
La violenza, si diceva, risolve ben poco, e spesso risulta addirittura controproducente. Tuttavia, a volte, l'eliminazione fisica di talune personalità risulterebbe, a modesto parer mio, più utile che dannosa. se hitler, pinochet, mussolini, habrè, milosevic, stalin (tanto per fare qualche nome) fossero stati eliminati prima di far seriamente danni, le cose forse sarebbero andate diversamente, e difficilmente sarebbero andate peggio. il nostro Paese è messo male. solo il naturale completamente del ciclo della vita potrà accendere una luce in fondo allo scarico dove siamo precipitati, ma per questo dobbiamo forse attendere ancora parecchio, e stiamo freschi se pensiamo che l'attuale maggioranza, ladra e serva, o la ridicola e corrotta opposizione, possano far qualcosa per invertire la tendenza. si sta andando verso la barbarie, la democrazia è diventato un concetto di cui ci si fa beffa, le parole assumono ogni giorno un significato diverso, la verità viene ignorata e ricostruita a piacere, il pudore esiste solo per gli altri. siamo ostaggi. e se questa è la situazione, non sarà mai troppo presto renderlo inoffensivo.

3 commenti:

eli ha detto...

sono d'accordo sul ruolo cruciale dell'informazione:qualcuno parecchio più sveglio di me ne ha già analizzato in vario modo il potenziale per tradurre in atto rivoluzioni, restaurazioni, governi democratici o totalitari. Non possono esserci più dubbi in proposito.
Sono d'accordo sul fatto che un irreversibile quanto evidente smantellamento del nostro stato sociale sia in corso. la risposta alla domanda:perchè peggiorare qualcosa che bene o male funziona(come la scuola pubblica), se uno se la dà, è una sola e agghiacciante.
Se però pensassi che a meno di uno andrebbe tutto bene, quantomeno meglio, sarebbe come pensare che, se tolgo il dente cariato che mi fa male, poi posso mangiare sempre dolci e non lavarmi mai i denti.
A meno di uno, i milioni di coglioni che hanno creduto in lui si eleggerebbero un altro super-coglione che li rappresenti.
Loro sono il parto di qualcosa che va capito.Qualcosa di sicuramente banale, come sempre è il male-ci ha insegnato la signora Arendt.

Rosco ha detto...

Trovo di assai dificile comprensione il commento di Eli al sovversivo post di Zed. Lo giuro, ho trovato molte difficoltà e ho dovuto rileggerlo diverse volte ottenendo solo un paio di livelli in più di comprensione, comunque insufficienti.
Da par mio posso solo ricordarvi che il Grande Fratello ci guarda 24 ore su 24. C'è da stare assai attenti, per noi e per i nostri cari. E poi, il grosso problema è che non esiste un Mai Dire GF che almeno ci aiuti a ridere delle nostre presenti e future disgrazie.

marconeuro ha detto...

La vendetta delle Pummarola sara' Trementa!