martedì 31 marzo 2009

Editors - An End Has A Start

Avete presente le patatine fritte? pensi che non ti stancheresti mai di mangiarle, e dopo un po' non ne hai più voglia. più o meno siamo là. buona e promettente band e disco ruffiano e poco coraggioso, e gradevole, almeno per un po'. ma quanti ce ne sono in giro, ragazzi bravi e sostanzialmente inutili?

4 commenti:

Rosco ha detto...

Sono parzialmente d'accordo con te.
Hai ragione quando accosti questo disco alle patatine fritte, è molto azzeccato come paragone. Ma i primi due pezzi di An End Has A Start sono magnifici...
Estivi, tristi, esplosivi nella loro non-innovazione, ma purtroppo "a tempo", questo è il difetto delle french fries.
Ho passato almeno 4 o 5 mesi a sopprimere i brividi che mi provocavano la chitarra e gli urletti di "Smokers..."
E credo che per un prodotto del genere, suonato da ragazzi che io non battezerei "inutili", è grasso che cola...

enfa ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
enfa ha detto...

ho letto le vostre recensioni accostando l'idea del gusto delle patatine fritte. "Buone", ho pensato, "ne mangerei a tonnellate prima di stancarmi". Perciò, incuriosito, ho assaggiato questo 'an end has a start' con l'acquolina in bocca e quel malinconico pensiero che la fame mi sarebbe presto passata. Che dire... forse ho mangiato con lo stomaco guasto o forse ho preso il pacco scaduto, ma questo disco mi sa tanto di scontato e banale già dal primo ascolto, con una voce irritante e una scarsissima fantasia musicale. A 18 anni probabilmente mi sarebbe piaciuto, almeno un pò. E di patatine, vi giuro, ne mangerei molte di più!!

italosound ha detto...

per me è molto bello...ritmico stile interpol ma forse più ballabile...

tutti i dischi stufano se non sono What's the story morning glory, new adventures in hi-fi o mettete voi qlc nome illustre... ma se tiene quanto basta siamo gia a cavallo.

il primo dei the music ne è la prova