mercoledì 29 agosto 2007

barcellona

oggi mi sto rompendo i coglioni più del solito. sarà che sono stato in giro e ancora non ci sono ancora dentro con le dinamiche e gli orari della galera infrasettimanale che per adesso mi garantisce lo stipendio.
ho dormito male e ho mal di testa. voglio andare a casa. anzi, vorrei restarci, finchè non mi rompo ancora le balle e decido di fare qualcos'altro. il problema della flessibilità così com'è attuata oggi è la precarietà. mi va bene, anche più che bene, essere flessibile. solo che se mollo un lavoro (perchè mi mandano via, o perchè ne ho le palle piene, è uguale) dovrei avere una ragionevole certezza di trovarne un altro, e nell'attesa i servizi sociali si dovrebbero occupare di me. nel civile nord europa si fa così. la casa e un minimo per sopravvivere sono assicurati. non ci fai granchè, ma non sei in mezzo alla strada.
una volta si diceva che la civiltà di un popolo si misura da come tratta i suoi detenuti. ma anche, dico io, e a maggior ragione, da come tratta chi detenuto non è.
il disco che posto non è tra i più indicati per risollevare il morale, ma è quello che sto ascoltando da stamattina. è una giornata così..



1 commento:

eli ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.