venerdì 7 settembre 2007

UN SAPORE

Non è una rapa, né una cipolla, né una patata.

Piuttosto sembrerebbe una guglia di San Basilio.

Invece, è ERBETTE, un ortaggio probabilmente comunissimo, ma che io non avevo mai visto in vita mia, prima di andare lo scorso fine settimana a Venezia.

Non Festival, proprio Venezia. Passeggiate, sole perfetto, scorci incantevoli, niente fretta né obblighi, senza nemmeno prestare troppa attenzione ai ninzioletti, pranzando in casa e non al sacco. Infatti, cercando una cipolla per cucinare la sogliola al mercato del pesce, un fruttivendolo venetissimo mi ha mostrato questo essere vegetale, stupendosi del mio stupore. Lui consiglia di lessarlo con patate novelle e una cipolla. Io ne ho comprati due e ieri sera ho assaggiato.

Che sapore ha? Chiede Federica.

Io l'ho spezzettato e lho lessato con uno scalogno e due patate non novelle, perché non è stagione. Ho sporporato sale, pepe, noce moscata e timo ed elasticizzato tutto con dell'olio d'oliva. Risultato: simile a una rapa per consistenza e gusto, ma con un retrogusto pizzichino cipolloso.
Siccome me ne è avanzato un po', stasera provo a frullare tutto, speziare ulteriormente e sono soicura che la versione vellutata non deluderà!

5 commenti:

eli ha detto...

oh, rebeggoillù, sai che è tutto il giorno che mi tormento con questioni tutte volteggianti attorno a stò fantomatico quanto monocromatico ortaggio?
e tu, con la tua rete da pescatora, le hai acchiappate tutte (le questioni, ndr)!

rebecca ha detto...

tesora mia, la fame nel mondo, le energie rinnovabili, il surriscaldamento del globo, il male oscuro, sono niente in confronto a certi altri temi fondamentali su cui dibattere!

eli ha detto...

E CHE NOO SO'!!

rebecca ha detto...

vuoi assaggiare? passi stasera per una cucchiaiata?

eli ha detto...

sarìa muy bonito y bellito, pero depende dal comandante ilyto!