venerdì 7 settembre 2007

GODSPEED YOU ! BLACK EMPEROR

Esordisco così, sperando di continuare in un modo o nell'altro ad arricchire il blog dell'amico zed.

Questo è un disco di abbacinante bellezza, Slow Riot For A New Zero Kanada. Un titolo che ti fa sentire fiero di quello che stai ascoltando solo leggendolo. Loro sono i G.Y.B.E. acronimo svelato nel titolo del post (il punto esclamativo (!) tra le parole You e Black non è un refuso), collettivo di 13/14 appassionati musicisti canadesi. Un gruppo che ho fatto fatica a capire, ma una volta capito...ha deciso di rimanermi dentro. Sono praticamente 8 anni che ascolto questo dischetto, unito ad ascolti più rarefatti di altro materiale prodotto dagli stessi con il loro monicker ed altri bizarri come e più di questo (A Silver Mt. Zion, Tra-La-La Band sono solo alcuni).
Questo EP è a mio parere il picco più alto della loro sconfinata produzione : musica roboante, violini, chitarre che si intrecciano, atmosfere epiche, urla lancinanti e richieste di aiuto. Senza niente che possa avvicinarsi alla forma convenzionale della "canzone" come è usuale intenderla.


Questa è musica e basta, o ti entra dentro oppure finisci per bollarla come immondizia.
Vi prego di dedicare mezzora della vostra giornata all'ascolto di queste melodie avvolgenti, e di darmi un parere, sperando di fare proseliti...



7 commenti:

zed ha detto...

welcome!

rebecca ha detto...

GYBE, ciao, ma chi sei, ti conosco?

Rosco ha detto...

Ciao rbgi, non credo, magari un giorno..

eli ha detto...

ehi, ma quanti convenevoli propiziatori, non è mica una chat!!!
ad ogni modo, come dice il maestro e sommo poeta, benvenuto!

Rosco ha detto...

l'unica cosa che deve essere propiziata è l'ascolto di questo magnifico lavoro...Ringrazio per i "benvenuto", compreso il maestro e sommo poeta. Ai convenevoli non pensiamoci..

eli ha detto...

arruolata nell'esercito dei proseliti.senza dubbio.
cosa ci sento io
salire scendere ferire curare
alla fine comunque andare...

eli ha detto...

oggi ascolto questa musica e sono triste