Il film di qualche tempo fa, “Kamasutra”, non mantiene ciò che sembra promettere.
Manca l'erotismo ammiccato dal titolo.
Troviamo, invece, uno spunto di riflessione.
Alla fine, dopo aver assistito alla trucidazione del suo uomo ad opera di un elefante, la nostra eroina va incontro all'avvenire con questi pensieri “ora che ho conosciuto l'amore, sono aperta come il cielo e leggera come una piuma”.
Lì per lì stupisce. Certo non sembrano pensieri consequenziali ai fatti.
Ma poi uno ci riflette e capisce che l'amato non è la causa dell'amore, ne è l'occasione.L' amore che ha provato appartiene a lei, non a lui.
Questo è tanto vero nella teoria, quanto irrilevante nella pratica.
Quand'anche fosse così, non è che uno l'occasione dell'amore lo incontra tutti i giorni. Direi manco tutti gli anni.Va bene anzi se non passa il decennio.
Ma non è nemmeno questo ciò che conta.
Il film potrebbe trasudare la singolare conclusione che per sentirsi aperti come il cielo e leggeri come una piuma sia necessario assistere alla trucidazione dell'amato.
1 commento:
mi son sempre dimenticata di dire che st'estate in India ho visitato proprio le Raneh Falls, cascate vicino alle quali c'è il palazzo (oggi un hotel..., w la conservazione dei beni artistici!) in cui Mira Nair ha girato il film!
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