Disgraziatamente persa l'anno scorso sul suono della campanella, quest'anno è stata riconquistata. è stata una partita forse nervosa ma mai davvero in discussione. il risultato, quasi d'altri sport, parla chiaro: un magnifico, rotondo 10-4. i nostri, in splendido completo multicolor, prendevano subito il largo con un inizio veemente e pieno di concretezza per poi controllare, spegnendo alla fonte il disordinato gioco avversario, ribattendo colpo su colpo e regalando allo scarso ma appassionato pubblico (giusto il nostro infreddolito presidente e maichì il cagnone) un gioco organizzato e a volte persino bello. sugli scudi, giordano in porta, reclutato all'ultimo minuto, un vero gatto, sicuro e puntuale, e il veterano rocco, un van basten quasi più grande dell'originale. ma tutta la squadra ha giocato con cuore e bravura. non si è sbagliato pressocchè nulla, e allora il risultato non poteva essere diverso: al castello ursino con vino e carne di cavallo con la coppa a festeggiare la CHRISTMAS CUP 2007-2008!
venerdì 28 dicembre 2007
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9 commenti:
colpo gobbo al vecchione di quest'anno che con guizzi da fuoriclasse assesta un colpo di reni tutto potenza e fantasia e chiude con una meritata vittoria!
...
volevo dire: Bravi!
direi bravi anch'io se tu, zed, non te lo fossi già più volte detto da solo..non vorrei sforare..
ma non posso non commentare la divisa:fuorviante nella sua sottesa e segreta unicità, ovvero come rendere una squadra di molteplici, segretamente univoci..molto brazil!
Si può avere la foto più grande,formato poster da appendere in camera???
Mancano i coriandolini e potrei fare invidia a tutta la mia famiglia di milanisti che vantano vittorie della loro squadra del QUORE (dopo il grande Taranto ovviamente).
Rispondo qui:
SONO GUARITAAAAAAAAAAA !!!!!Senza neanche aver vinto la lotteria e senza aver trovato l'uomo della mia vita.Tutto da solaaaaaaa!!!!beh si..con l'aiuto di uno scatolone di medicinali
Lancio qui una proposta. Non ne avreste bisogno, lette le cronache, ma se la mia schiena si rimette in sesto come si deve, l'anno prossimo mi piacerebbe tanto essere della partita. In dono porto divise rossoblù per tutti, ma si festeggia senza carne di cavallo...
vale, sono molto contenta di queste 2 notizie positive: sei guarita e non hai trovato l'uomo della tua vita!
ma è fantastico!! mi sa che passerai un capodanno DA BRIVIDO (cazzo (scusascusa) ma qui non c'è il carattere sanguinante..) cioè magari su una rotonda sul mare, fuori, a tremare tutto il tempo, oppure al cinema a vedere l'ultimo di cronenberg, insomma DA BRIVIDO!!
ps rosco. grazie per il barlume di civiltà (cfr il povero cavallo..)
caro rosco, sarebbe bello vederti zompettare per il campo, e sono certo che daresti il giusto contributo alla vittoria. ma questa sfida ha natali lontani (è la christmas cup..). non c'è purtroppo un albo d'oro, le nostre memorie (non solo la mia!) sono ormai appannate da anni e anni di stravizi, ma per quel che vale abbiamo fatto il conto che dal natale del 2000 abbiamo sempre giocato la partita (e abbiamo perso forse solo due volte) e nel tempo si sono venuti formando e acquisendo diritti non formali ma cmq molto solidi alla partecipazione di chi ha sin dall'inizio onorato la sfida.
PS
ODE (e lode) ALL'EQUINO:
la carne era davvero ottima. Ora, il cavallo è un animale nobilissimo anche perchè si fa apprezzare quando, una volta che il ciclo della sua vita giunge al termine, lo si può gustare anche sulla carbonella. e detta così, non ci vedo niente di male. se poi vogliamo considerare che in genere questi cavalli sono dapprima drogati per vincere le corse clandestine e poi macellati quando diventano semplici consumatori di fieno, questo diventa un altro discorso: quello, generico e quindi purtroppo abbastanza sterile ai fini pratici, del barbaro asservimento del mondo animale (o vegetale, o minerale) agli egoisti desideri dell'uomo, esasperati dal dissennato modello capitalistico che si è scelto di darsi come guida in questa fase storica. ma questa è, appunto, un'altra storia.
la tua analisi, che ricolloca la salsiccia equina all'interno di un più ampio spettro di considerazioni economiche e sociali, mi ha fornito una chiave di comprensione che giustifica eticamente un apparentemente sbalorditivo evento.
Ho sovente riscontrato un cartello affisso nelle macellerie equine che pone come pre-requisito all'acquisto del nobile animale amico dell'uomo la lettura del secondo libro del capitale di marx.
pensa.
solo ora ne comprendo il grave perchè.
Pensa che il buon gusto dei macellai equini della zona li ha portati ad associare alle carni del nitrante animale il logo del cavallino rampante della Ferrari, più che il pre-requisito all'acquisto di cui parli.
Ce la sentiamo davvero di screditare uno dei più importanti simboli che hanno reso celebre l'Italia in tutto il Mondo?
no, certo che no.
è come quella macelleria che ha nell'insegna un maiale con grembiule bianco da macellaio che, sorridendo, vende salsiccia.
ce la sentiamo di screditare il maiale, il macellaio, o peggio, la salsiccia?
no. certo che no.
ma in questo caso torniamo a coppe (se di maiale si tratta!!):
il maiale è alienato da se stesso, non si riconosce più nel suo lavoro dacchè viene espropriato dall'intero ciclo di produzione della salsiccia e relegato ad una sola fase di essa (la vendita dietro al bancone). e a chi va finire il plus-valore?
al padrone della bottega, capitalista di merda. ecco. tutto torna.
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