"La casa sul confine dei ricordi, la stessa sempre, come tu la sai. e tu ricerchi là le tue radici se vuoi capire l'anima che hai."
E' il 1972 quando Guccini esce con uno dei suoi lavori discografici meglio riusciti e più apprezzati dal suo pubblico. La vena poetica dell'artista si esprime qui ad uno dei massimi livelli. "Radici" è un tesoro di testimonianze, vicende e riflessioni che solo uno come Francesco Guccini poteva mettere in forma di canzone. "Incontro" è una delle canzoni più dolci mai scritte. E da allora, "La locomotiva" chiuderà i suoi concerti fino ai giorni nostri.
venerdì 1 febbraio 2008
Francesco Guccini - Radici
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4 commenti:
non ascolto più guccini da tanto,perchè tanto è appartenuto ad un mondo denso e intenso che ha lasciato il posto ad un altro mondo nebbioso e complesso..
ma la locomotiva la so ancora, antica e solenne colonna sonora di tante occupazioni piene zeppe di discussioni tra chitarra e vino..
qui qualcosa non quadra....da quando non sali in macchina con zed???? Oppure come l'eroe omerico ti riempi le orecchie di cera???
esatto
entrambe le cose.
non salgo in macchina con zed e, quand'anche fosse, avrei comunque le orecchie tappate di cera.
per sicurezza.. entrambe le cose, dico(vedi quei suoi leggendari sorpassi a destra nonchè quel suo leggendario album, sempre uguale a se stesso, dei cccp!!)
i cartelli, le strisce per terra.. ti devono indicare ma non comandare. si cammina dove c'è spazio.
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