venerdì 28 marzo 2008

Fabrizio De André - Crêuza De Mä

E' davvero arduo stilare una classifica dei dischi di De Andrè. come si fa a dire, Nuvole è meglio di Vol.8 o di Rimini o di Anime Salve? e i concerti del gennaio '79, quando mai si vedrà più una cosa simile? ma per tanti versi, questo potrebbe stare in cima.
Crêuza De Mä nasce dall'incontro tra De Andrè e Mauro Pagani, compositore, arrangiatore, cantante, flautista e violinista della PFM. Si vuole concepire un disco etnico, nel senso più vero del termine, recuperando sonorità e strumenti che la tradizione araba e normanna ci aveva tramandato nel bacino mediterraneo. A questo si accompagna l'uso dell'antico dialetto genovese, idea tanto geniale quanto insolita, che conferisce all'opera una lirica ineguagliabile. Dall'inconfondibile attaco di guaida (una sorta di antica cornamusa greca) di "Crêuza De Mä" in poi, De Andrè parla, come solo lui sa fare, del mare, dei pescatori, di viaggi, di mercanti, e di ciò che ruota loro intorno, e ci conduce, attraverso i loro suoni, nei mercati, nelle strade, sulle banchine del porto.
Apprezzatissimo anche all'estero, è il disco forse più bello mai realizzato in Italia, smisurato. Da qui in avanti, De Andrè curerà in modo ancor più maniacale le sue opere e i concerti, mantenendo sempre ad uno standard qualitativo altissimo.

7 commenti:

Mino ha detto...

è un disco fantastico, uno dei più belli che conosco.
Sidun è straziante, mi fa davvero piacere che ne parli, grazie

rebecca ha detto...

ciao Mino e ciao a tutti! SONO TORNATA ahahah! Mino: già, sempre incantatore De Andrè, me lo ricordo che ti piace assai...

eli ha detto...

ecco, proprio adesso, in questo soleggiato pomeriggio legale, io devo occuparmi di note.
lo dico perchè questo è un blog musicale.

rebecca ha detto...

eli, che siano a piè di pagina, ma non fatte coi piedi, altrimenti te le suoniamo!

eli ha detto...

ma no!massima serietà!!
e internazionalità:

Einstein A., Induktion und Deduktion in der Physik, Berliner Tageblatt, 25 dicembre 1919, in Antinduttivismo e falsificazionismo in Karl Popper ed Albert Einstein, di Antiseri in Nuova civiltà delle macchine, Rai educational, febbraio marzo 2002

(ma come cazzo faccio a citare IN ITALIANO un articolo di Einstein in tedesco del 1919?!!)

oppure note in inglese (di cui io riporto la trad it di chi?!)

Popper K.R., Einstein's Influence on My View of Science: an Interview, in G J. WHITROW (a cura di), Einstein: The Man and His Achievement, British Broadcasting Corporation, London 1967, p. 23 −24

massima professionalità. ecco.

eli ha detto...

ps
ma com'è andata?pare che vi siete addormentati cantando...

rebecca ha detto...

voi villani non ci crederete, ma c'era un gran pienone e gente in piedi!
bello, per noi cantori è stato molto emozionante. Una ninnananna romagnola, in particolare, fa venire la pelle d'oca... Per la malìa, non per la schifezza, sciocchi!